Cassa di Risparmio di Bolzano: La prescrizione di alcuni reati non elimina il diritto al risarcimento

La dichiarazione di prescrizione di alcuni dei reati contestati agli ex esponenti della Sparkasse per il collocamento del 2012 non elimina la responsabilità civile della banca e il diritto al risarcimento dei danni per gli 11.000 risparmiatori.

Per Walther Andreaus, Presidente del Comitato Azionisti Suedtirol, la sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione dei reati di truffa aggravata, falso in prospetto e aggiotaggio non è una vittoria degli imputati - i quali, è bene sottolinearlo, non sono stati assolti per i gravi reati loro imputati - ma rappresenta il fallimento dello Stato, che non è stato capace di far rispettare le leggi e, soprattutto, non è stato capace di punire coloro che - secondo l’accusa - avrebbero commesso questi gravi reati a danno di 11.000 risparmiatori.

Solamente i reati di ostacolo alle Autorità di vigilanza (Consob e Banca d’Italia) non sono stati dichiarati prescritti e anche in relazione a questi si sono costituiti parte civile otto risparmiatori, assistiti dagli Avvocati Massimo Cerniglia, Mario Scialla, Alessandro Caponi e Sebastian Ochsenreiter.

Il Comitato Azionisti Suedtirol, comunque, invierà al più presto un esposto al Ministero della Giustizia, affinché si accertino le eventuali responsabilità dell’Autorità Giudiziaria di Bolzano per eventuali lentezze ed omissioni che potrebbero aver consentito agli imputati di non rispondere, almeno in parte, dei gravi reati di cui erano imputati, lesivi dei diritti di migliaia di cittadini risparmiatori.

Walther Andreaus - a parte l’amarezza come cittadino per questo esito del giudizio penale, che peraltro non si è ancora concluso e che vede gli imputati ancora sotto processo il 9 giugno 2021, ore 10:30, con la possibilità di essere rinviati a giudizio per un reato che prevede una pena edittale massima di otto anni di reclusione - fa presente che l’azione civile contro la Sparkasse non si è ancora prescritta e che tutte le prove raccolte nelle indagini penali potranno essere utilizzate nelle cause civili, in quanto l’Autorità Giudiziaria civile potrà accertare in tale sede la responsabilità civile della Cassa per i gravi fatti contestati dalla Procura ai suoi ex esponenti.

In poco più di due anni sono state emesse dai giudici del Tribunale Civile di Bolzano ben otto sentenze, con cui la Sparkasse è stata condannata al risarcimento dei danni, per centinaia di migliaia di euro, in favore dei risparmiatori che avevano acquistato le azioni della banca con il collocamento del 2008.

Oltre a quelli del 2008, anche tutti gli 11.000 azionisti del collocamento del 2012 possono attivare procedimenti civili contro la Sparkasse per le stesse violazioni delle norme del processo penale, in quanto è stato dichiarato estinto il reato ma non certo l’azione civile.

A tal fine tutti gli azionisti, sia del 2008 che del 2012, possono inviare una manifestazione di interesse ad uno solo dei seguenti indirizzi e-mail del Comitato Azionisti Suedtirol: “comitatoazionistisuedtirol@gmail.com” oppure “comitatoazionistisparkasse@gmail.com”, indicando nell’oggetto la dicitura “AZIONI SPARKASSE” e nel testo della mail: nome; cognome; codice fiscale; luogo e data di nascita; indirizzo di residenza; data, prezzo totale e numero delle azioni acquistate; mail e numero di telefono (fisso e/o cellulare).

La Sparkasse potrebbe evitare una valanga di cause (e di pesanti condanne civili) aprendo un tavolo di trattativa con i rappresentanti degli azionisti per trovare delle forme eque di risarcimento.

Una simile iniziativa sarebbe volta a creare una rinnovata fiducia dei risparmiatori nei confronti della Banca, che non si può e non si deve nascondere dietro la sentenza di prescrizione, in quanto la sua responsabilità civile (e morale) permane ancora del tutto.

Speriamo che la Sparkasse sappia comprendere la necessità di azioni socialmente ed eticamente responsabili.

05. Mar 2021