Piattaforma PagoPA poco trasparente

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Il Consorzio dei comuni incoraggia l'uso esclusivo della piattaforma per il pagamento delle tariffe comunali

Robin: consentire ulteriori metodi di pagamento vantaggiosi

I comuni dell'Alto Adige già inviano la comunicazione per il pagamento esclusivo di utenze e tasse (ad eccezione di quelle con un ordine permanente) tramite PagoPA. Anche molte altre istituzioni pubbliche si sono impegnate in questo senso. PagoPA è il nome del nuovo sistema di pagamento statale per i pagamenti alla pubblica amministrazione. Con PagoPA possono essere pagati oneri, tasse, utenze, bolli e tutti gli altri tipi di entrate delle amministrazioni pubbliche che hanno aderito al sistema (tranne il modulo F24 e gli ordini permanenti SDD). PagoPA mira a rendere i pagamenti più facili, sicuri e più trasparenti.

Poca trasparenza sulle commissioni

Dietro ogni pagamento, tuttavia, vi è un costo. All'utente non è facile conoscere il prezzo della transazione. Questo avantaggia le banche, il bancoposta e i vari sistemi di pagamento come Sisal o Paypal. Anche la gestione dei vari pagamenti, spesso complicati, non è facilmente comprensibile ai cittadini. I costi possono essere da 0 a 2,50 Euro.

Le commissioni per gli ordini permanenti e i bonifici finora utilizzati sono invece spesso incluse nel canone annuale di gestione del conto presso la banca e quindi non vengono addebitate in aggiunta. In caso di pagamento esclusivo utilizzando PagoPA i consumatori hanno la difficoltà di dover cercare l'opzione più economica. Alcuni comuni comunque permettono tutt'ora pagamenti tramite gli ordini permanenti ed i bonifici online, ma questo potrebbe presto finire.

L'associazione di consumatori Robin vede questa giungla tariffaria come una resa incondizionata degli amministratori pubblici al sistema finanziario e un'occasione sprecata per mantenere i costi dei consumatori entro un livello adeguato. Le autorità pubbliche avrebbero avuto una buona posizione negoziale grazie al gran numero di pagamenti e alla possibilità di procedere per legge. Almeno una tabella riassuntiva dei rispettivi costi dovrebbe essere disponibile, ma nemmeno questo risultato è stato ottenuto.

Il Consorzio dei comuni si espone oltremodo

"Tutte le pubbliche amministrazioni devono aderire al nuovo sistema, in quanto in futuro è previsto un obbligo generalizzato di utilizzo esclusivo della piattaforma PagoPA", ha dichiarato il Consorzio dei comuni in un comunicato dello scorso agosto. E spiega: "È stato solo di recente che il governo ha deciso di rinviare la data per l'uso esclusivo di PagoPA fino al 28 febbraio 2021 e questo è avvenuto a causa delle numerose difficoltà di attuazione da parte delle amministrazioni".

Tuttavia questa obbedienza anticipata all'uso esclusivo di questo sistema di pagamento non è appropriata, è anzi dannosa per i cittadini.

Come l'Autorità per la Concorrenza e il Mercato (AGCM.it) ha annunciato pochi giorni fa non è lecito limitare la possibilità di pagamento delle tariffe comunali a questo unico mezzo.

L'Autorità Antitrust ha sottolineato che il "Codice dell'Amministrazione Digitale" prevede l'utilizzo esclusivo della piattaforma PagoPA, ma le linee guida consentono anche altre modalità di pagamento come l'ordine permanente SDD (Sepa Direct Debit). Il decreto legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio, convertito in legge nel mese di luglio) prevede anche che gli enti locali (cioè i comuni) possano concedere ai cittadini una riduzione delle tariffe fino al 20 % se pagano tramite un ordine permanente SDD.

Vi sono anche aspetti negativi per i metodi di pagamento digitale

Pertanto, l'Associazione dei consumatori Robin invita i comuni e il Consorzio dei comuni, così come altre istituzioni pubbliche, a consentire ulteriori metodi semplici ed economici di pagamento per le tariffe, al di là dell'uso di PagoPA. L'aumento dei metodi di pagamento digitale deve essere accolto con favore come offerta supplementare, ma il rovescio della medaglia non deve essere dimenticato: si incoraggiano le frodi online, gli anziani si vedono spesso in difficoltà e i costi non devono aumentare.

18. Nov 2020