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Ennesima stangata per Volksbank: la Corte d’Appello di Bolzano conferma le responsabilità verso i risparmiatori

28. Ott 2025

Grazie alla causa, l’investimento in azioni Volksbank si è rivelato positivo e ha permesso il pieno recupero del capitale con rivalutazione ed interessi

Importante vittoria per un risparmiatore altoatesino assistito dagli Avvocati Prof. Massimo Cerniglia, Alessandro Caponi e Roberto Ciammarughi. La Corte d’Appello di Bolzano (estensore dott. Tullio Joppi) ha respinto l’appello della Volksbank, confermando la condanna già pronunciata dal Tribunale di Bolzano e riconoscendo ulteriori 10.000 euro di risarcimento, oltre alle spese legali.

La sentenza ribadisce principi fondamentali a tutela dei risparmiatori:

1. La Volksbank, nel collocamento azionario del 2012, non ha rispettato gli obblighi informativi previsti dall’articolo 21 del TUF ed ha agito in conflitto di interessi, poiché la stessa banca agiva contemporaneamente come emittente, collocatore e venditore.

2. Il prospetto informativo di oltre 200 pagine non è stato consegnato né illustrato ai clienti in modo comprensibile.

3. L’istituto ha agito nel proprio esclusivo interesse, trascurando quello dei risparmiatori e violando i principi di trasparenza e correttezza.

4. La determinazione del valore dei titoli è stata definita “opaca” dalla Corte, in quanto priva di stime indipendenti e di criteri chiari. Questa modalità non ha permesso agli investitori di conoscere il reale valore delle azioni, né di capire se il prezzo fosse giustificato dal mercato.

5. Le azioni BPAA furono vendute a un prezzo eccessivo rispetto al loro reale valore di mercato, perché la stessa banca ha fissato il prezzo delle azioni in modo unilaterale e autoreferenziale, sia in sede di emissione che di negoziazione, senza adottare una procedura trasparente o criteri oggettivi di pricing.

6. La rivalutazione monetaria e gli interessi legali sono stati riconosciuti dalla data delle operazioni fino alla sentenza. Dopo la sentenza gli interessi legali continuano a maturare fino al saldo.

Grazie a tali riconoscimenti, l’investimento del risparmiatore ha recuperato integralmente il capitale iniziale, includendo la rivalutazione per l’inflazione e gli interessi legali maturati nel periodo. In definitiva, si tratta di un risultato che può essere considerato più che soddisfacente, soprattutto alla luce delle perdite inizialmente subite e del lungo percorso giudiziario necessario per ottenere giustizia.

La decisione conferma quanto da tempo sostiene il Comitato Azionisti Suedtirol ed l'associazione di consumatori Robin: la banca ha privilegiato la propria patrimonializzazione a scapito della tutela dei clienti, operando in modo non conforme ai principi di correttezza e buona fede che dovrebbero regolare i rapporti con i risparmiatori.

Il Comitato e Robin continuano il loro impegno nelle azioni collettive a tutela dei cittadini che hanno acquistato azioni Volksbank:

- la prima class action riguarda le schede prodotto 01.2012-07.2015, relative alle informazioni fuorvianti e ingannevoli fornite agli investitori durante la vendita dei titoli;

- la seconda class action si riferisce al collocamento azionario del 2015, quando la banca ha continuato a proporre le proprie azioni a valori poi rivelatisi eccessivi e non coerenti con il reale stato patrimoniale dell’istituto.

La prima azione di classe è in attesa di sentenza, mentre la seconda sarà esaminata il 20 novembre 2025 per la sua ammissibilità dalla Corte d’Appello di Venezia, la quale si troverà ad esaminare le medesime violazioni accertate dalla Corte d’Appello di Bolzano.

Questa decisione rafforza la fiducia dei risparmiatori nella giustizia e dimostra che la strada intrapresa dal Comitato è quella giusta.

“Chi combatte può anche perdere, ma chi non combatte ha già perso.”

Walther Andreaus

Direttore dell'Associazione Robin e

Presidente del Comitato Azionisti Suedtirol