A cosa sono state destinate le imposte nel 2020?

La dichiarazione dei redditi precompilata fornisce informazioni: salute, istruzione, sicurezza, pensioni – Un confronto con l'Austria

 

Già 5.000 anni fa c'erano le prime forme di tassazione e il principio era: tutti devono dare il loro contributo alla comunità. Nel frattempo, i principi fiscali sono diventati più equi e uniformi, per esempio, il principio della tassazione secondo la capacità contributiva e la progressività. Le imposte servono a finanziare la comunità nel suo insieme, ma non per uno scopo specifico e questo le distingue dalle tasse che sono riscosse, ad esempio, per la raccolta dei rifiuti.

Pochi giorni fa sono stati pubblicati i dati per il 2020. Il 19,6% dell'imposta sul reddito IRPEF pagata dai contribuenti va a finanziare la sanità, il 21,1% la previdenza sociale, l'11,2% l'educazione e l'8,9% la difesa, l'ordine pubblico e la sicurezza. I cittadini che accedono alla cosiddetta "Precompilata" o al "Cassetto fiscale" online (ad esempio tramite SPID) presso l'Agenzia delle Entrate possono scoprire come sono state utilizzate le imposte dell'anno precedente. In questo modo è possibile controllare in dettaglio come ogni persona abbia contribuito alle spese dello Stato.

 

"La trasparenza è molto importante per il pagamento delle imposte e quindi è utile sapere a cosa sono destinate. Infatti, tutti noi facciamo affidamento, ogni giorno, sulle nostre infrastrutture abituali, per esempio scuole, strade o ospedali e tutti noi le finanziamo con i soldi delle nostre tasse. Gli evasori fiscali, dunque, dovrebbero ringraziare i contribuenti ogni volta che usano tutte queste infrastrutture", dice il direttore dell'associazione di consumatori Robin, Walther Andreaus.

 

Confronto con l'Austria

La spesa pubblica per l'istruzione, la salute e i servizi sociali rappresenta il 64,8% della spesa pubblica totale in Austria, un dato favorevole in confronto ad altri paesi dell'UE, compresa l'Italia (51,9%) e tipico di uno stato sociale sviluppato.

Gli studi dimostrano che un rapporto di spesa pubblica più alto è legato a una minore spesa per consumi in relazione alla spesa totale; infatti, più alto è il rapporto di spesa pubblica nel rispettivo paese dell'UE, più bassa è la quota di spesa per consumi privati nella spesa totale (e viceversa). Questo risultato suggerisce che la spesa pubblica potrebbe essere un sollievo per i redditi delle famiglie private. Da un punto di vista distributivo le famiglie fino al ceto medio beneficiano in modo sproporzionato del rapporto di spesa pubblica che è relativamente alto negli stati sociali sviluppati.

In Italia, invece, gli interessi sul debito sono uno fardello pesante per i contribuenti (il 9,7% rispetto al 2,6% in Austria).

 

 

Riassunto della destinazione delle imposte nel 2020

 

 

Destinazione delle imposte per settore (COFOG)

Italia %

Austria %

Previdenza e assistenza

21,1

39,9

Sanità

19,6

16

Istruzione

11,2

8,9

Interessi sul debito pubblico

9,7

2,6

Servizi Generali delle Pubbliche Amministrazioni

8,9

7,9

Difesa, ordine pubblico e sicurezza

8,9

3,6

Economia e lavoro

6,5

12,1

Trasporti

4,9

5,4

Contributo Bilancio UE

2,9

*

Protezione dell'ambiente

2,5

0,7

Cultura e sport

2,3

2,2

Abitazioni e assetto del territorio

1,4

0,5

 

*=compreso in altro settore. Cifre arrotondate non ribilanciate.

Fonte dei dati: Agenzia delle Entrate, Statistik Austria.

Per identificare le voci di spesa è stata utilizzata la classificazione COFOG (Classification of the Functions of Government), che identifica le spese indipendentemente dal fatto che si riferiscano a capitoli relativi al bilancio dello Stato o ai bilanci delle regioni o degli enti locali.

 

 

18. Mag 2021