Bonus elettrico: trasferire i risparmi pubblici dell'elettricità gratuita sulla bolletta dei cittadini

Lettera aperta: Chi pagherà per il danno erariale subìto finora?

I prezzi dell'elettricità e del gas sono alle stelle e si profila un inverno a prezzi astronomici. In un tale contesto, il Governo provinciale altoatesino sta facendo un'inversione di marcia sul bonus elettrico, danneggiando così tutte le famiglie altoatesine. E sta anche andando contro i suoi grandiosi annunci e la promessa di distribuire a tutte le famiglie un pezzo della torta chiamata elettricità. Un caos oramai abbastanza normale, ma questa volta la situazione potrebbe essere diversa.

Coloro che spesso si lamentano del disincanto della popolazione nei confronti della politica sono poi in prima linea quando si tratta di disattendere gli annunci fatti, di non mantenere le promesse e, quindi, di seminare e aumentare la sfiducia. Tuttavia, la fiducia è l'elemento costitutivo più importante della società, anche più importante del denaro. Senza di essa, infatti, subentrano solo costi giganteschi e quasi non funziona più nulla.

Il bonus per l'elettricità è un primo esempio. Già previsto dallo Statuto di Autonomia, la Provincia Autonoma di Bolzano non ha mai acquisito direttamente l'elettricità, né l'ha passata ai cittadini. Ha, invece, intascato l'equivalente finanziario dell'elettricità gratuita che ammonta tra i 10 e i 15 milioni di euro, incassati annualmente. Qualche anno fa, il Consiglio Provinciale ha deciso di trasferire ai cittadini almeno l'equivalente finanziario dell'elettricità gratuita. Con una decisione della Giunta, alla fine del 2018, è stato poi stabilito che le prime case in Alto Adige avrebbero beneficiato del bonus elettrico altoatesino. Nel frattempo, i prerequisiti tecnici per il pagamento sono stati creati con ARERA - l'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente - anche se con un notevole ritardo. Seppur con anni di ritardo, il bonus elettrico sembrava quindi finalmente a portata di mano.


Tutto per niente?


Certo la Giunta provinciale fa a modo suo, ma deve essere proprio così? Perché i vicini del Trentino, per i quali si applica anche l'articolo 13 dello Statuto di autonomia, hanno scelto una strada diversa? Loro si fanno consegnare l'elettricità gratuita e la distribuiscono agli Enti pubblici che risparmiano così notevoli costi di elettricità (vedi allegato).
In Alto Adige, invece, hanno finora scelto la compensazione finanziaria - meno lucrativa – da parte dei concessionari dell'elettricità, il che è del tutto incomprensibile. Allo stesso tempo, nel 2016 e nel 2019, è stata fatta una gara (per esempio Energy 2019) di 153 di milioni di euro per la fornitura di elettricità agli Enti pubblici. Con l'elettricità gratuita, tramite l'appalto, si sarebbero potuti acquistare 170-180 milioni di kWh in meno, risparmiando decine di milioni di euro. Intendiamoci bene, si tratta di ogni anno e di almeno il doppio di quanto è stato raccolto attraverso i pagamenti di compensazione per l'elettricità gratuita! La domanda sorge spontanea: chi pagherà per questo presunto danno erariale delle casse pubbliche di milioni di euro? Porsi questa domanda è più che lecito!

Con la soluzione trentina, come propone ora il Presidente della Giunta provinciale, si potrebbe salvare anche il bonus elettrico altoatesino. Basterebbe solo mettere a disposizione delle famiglie altoatesine i risparmi accumulati annualmente in seno agli enti pubblici per la fornitura di energia elettrica. Il pagamento potrebbe avvenire attraverso la procedura di pagamento che è stata nel frattempo concordata e determinata con ARERA oppure in qualche altro modo diretto. Altrimenti, anche ARERA penserà di avere a che fare con partner inaffidabili. Sarebbe opportuno creare anche un'agenzia per l'energia separata per evitare di bussare alla porta di ARERA come un mendicante (vedi l'agenzia energetica trentina APRIE).


"Trasferire i fondi pubblici risparmiati dall'elettricità gratuita non grava in alcun modo sul bilancio pubblico, addirittura in eccedenza in questi anni, e potrebbe salvarci all'ultimo minuto da una ripugnante ingiustizia pubblica. Inoltre, a quanto dicono i dati, questo nuovo bonus elettrico dovrebbe essere per tutti più del doppio dei precedenti 50-60 euro" afferma il direttore dell'associazione di consumatori Robin, Walther Andreaus.

 

Cordiali saluti

 

Walther Andreaus, direttore

Associazione di consumatori Robin

 

 

Allegato: Piano cessione energia Trentino 2021, pagina 15

http://www.energia.provincia.tn.it/energia_disponibile_pat/-piani_cessione_energia/pagina5.html

12. Ott 2021