Risarciti oltre 100.000 euro due azionisti. Sale a 21 il numero delle sentenze contro la banca. Attesa per le Class Actions
Il Tribunale di Bolzano, in persona del Giudice Dott. Laus, ha emesso altre due sentenze in data 9 maggio e 14 maggio, con le quali ha condannato la Banca Popolare dell’Alto Adige a oltre 100.000 euro a titolo di risarcimento dei danni in favore di due azionisti della banca.
Con le predette due sentenze sono ora 21 le condanne riportate dalla banca nei confronti degli azionisti.
A queste si aggiungono altre tre sentenze del Tribunale di Bolzano e due della Corte d’Appello.
Gli azionisti sono stati difesi dagli Avvocati Massimo Cerniglia, Alessandro Caponi e Roberto Ciammarughi.
In tutte le sentenze i giudici hanno sempre riconosciuto la responsabilità della banca nella vendita delle proprie azioni senza il rispetto della normativa imperativa stabilita dal Testo Unico Finanziario e dal Regolamento Consob.
In particolare la banca nella ambito dell’attività di consulenza finanziaria ha ritenuto adeguati gli acquisti di azioni, mentre gli stessi non erano adatti agli investitori in quanto titoli illiquidi e, per questo altamente speculativi.
Il Tribunale, inoltre, e la Corte di Appello hanno anche ritenuto che la banca in sede di collocamento non ha provveduto a consegnare agli azionisti il prospetto informativo in violazione dell’articolo 38 del contratto-quadro, che stabilisce, appunto, l’obbligo di consegna di tale documento al fine di consentire ai risparmiatori di effettuare consapevoli scelte di investimento.
A fronte di tali giudizi individuali in cui gli azionisti sono risultati vittoriosi contro la banca, vi è ulteriormente da dire che il 12 giugno presso il Tribunale di Venezia sarà tenuta l’udienza conclusiva per la prima Class Action ammessa dal Tribunale, cui hanno aderito 650 risparmiatori, ai quali è stata consegnata una scheda prodotto non trasparente e ingannevole. La sentenza è attesa entro il corrente anno.
Sempre il 12 giugno si terrà l’udienza della seconda Class Action ove si deciderà se la stessa sarà ammessa.
Si tratta della seconda Class Action con la quale sono state denunciate diverse violazioni agli obblighi informativi della banca in occasione del collocamento di fine 2015.
Se la Class Action dovesse essere ammessa, potranno aderire circa 27.000 azionisti che potranno richiedere il risarcimento dei danni nella misura di quasi 100.000.000 di euro (vedi anche precisazione del 26/05/2025).
La banca dovrebbe tenere conto di tale grave situazione giudiziaria in quanto la stessa incide evidentemente sulla reputazione della stessa banca che distribuisce modesti dividenti, ma non si cura di sanare le migliaia di situazioni irregolari e foriere di gravi danni del passato.
Invitiamo i risparmiatori ad inviare alle email del Comitato aksuedtirol@gmail.com (in tedesco) o comitatoazionistivolksbank@gmail.com (in italiano) una comunicazione indicando nome, cognome, importo delle azioni acquistate al fine di verificare le concrete possibilità di tutela.
Chi lotta può anche perdere, chi non lotta ha già perduto.
Walther Andreaus, direttore di Robin e presidente Comitato azionisti Suedtirol