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Lago di Caldaro, bene pubblico: Robin diffida Provincia e Comune

26. Giu 2025

"Basta concessioni opache, ora si rispetti la legge."

L’Associazione dei consumatori Robin aps ha formalmente diffidato ieri, 25 giugno 2025, la Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige e il Comune di Caldaro per chiedere il rispetto della normativa europea in materia di concessioni pubbliche. Il cuore della richiesta: l’indizione immediata di bandi trasparenti per le concessioni dei pontili sul Lago di Caldaro, attualmente assegnati senza gara, in violazione dell’art. 12 della Direttiva 2006/123/CE (nota come Direttiva Bolkestein).

La diffida è stata notificata via PEC, indirizzata al Presidente della Provincia Arno Kompatscher e al Sindaco di Caldaro Christoph Pillon, ed è stata predisposta dagli avvocati Prof. Avv. Massimo Cerniglia, Avv. Alessandro Caponi e Avv. Marco Saverio Montanari, del Foro di Roma.

Il Lago di Caldaro è un bene pubblico. L’accesso libero e gratuito per la collettività non è solo un diritto civile, ma un obbligo giuridico non più rinviabile”, afferma Robin.

La situazione attuale, secondo Robin, rappresenta un abuso del demanio pubblico, poiché le concessioni lacuali, per pontili e ormeggi, sono state rilasciate o prorogate senza evidenza pubblica, senza garantire accessibilità libera e gratuita e in contrasto con il diritto europeo e i principi costituzionali di trasparenza, imparzialità e buon andamento amministrativo (art. 97 Cost.).

La Commissione Europea e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) hanno già rilevato la necessità di adeguamento. Tuttavia, ad oggi, nulla è stato fatto, né per garantire l’accesso libero al lago, né per rispettare la normativa europea sulle concessioni.

“Non è accettabile che un bene pubblico come il Lago di Caldaro venga di fatto trattato come proprietà privata, riservato solo a chi può pagare", ha dichiarato Walther Andreaus, direttore dell’Associazione Robin.

Robin ha già raccolto oltre 7.200 firme a sostegno della campagna e ha attivato un fondo per sostenere le spese legali, stimate in circa 30.000 euro. La diffida prevede un termine di 30 giorni entro cui le Amministrazioni devono agire. In caso contrario, l’Associazione è pronta a rivolgersi al TAR per ottenere giustizia.

👉 Per informazioni e per sostenere la causa: www.robinreport.it/it/donare

Difendiamo il diritto di tutti ad accedere liberamente al Lago di Caldaro! Nessuna proroga automatica, nessun privilegio:, ma solo trasparenza e legalità.