L’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) prevede rimborsi per gli automobilisti che subiscono forti ritardi a causa di cantieri o code in autostrada.
Una svolta storica per i diritti dei consumatori: l’ART, secondo il presidente Zaccheo e Ansa, intende introdurre rimborsi diretti per gli automobilisti costretti a subire ritardi significativi a causa di cantieri o gravi disagi alla circolazione sulle autostrade.
Solo una settimana fa l’associazione dei consumatori Robin aveva richiamato l’attenzione sul tema (vedi comunicato del 16.9.2025 su www.robinreport.it), chiedendo che anche l’Autostrada del Brennero riducesse i pedaggi in caso di code e cantieri.
La risposta del presidente della A22 era stata immediata: «Non possiamo ridurre autonomamente i pedaggi», un’affermazione doppiamente sbagliata: in primol uogo, perché l’Antitrust e successivamente il TAR del Lazio hanno già condannato un concessionario autostradale per pratiche analoghe e in secondo, perché ora l’ART chiarisce che i rimborsi spettano agli utenti e sono a carico dei concessionari stessi, non dello Stato, come voleva far credere la presidenza della A22.
La tempistica della riforma
L’ART intende far partire le nuove regole da gennaio 2026, con l’avallo della politica. Tuttavia, i benefici concreti per gli utenti saranno visibili solo tra il 2027 e il 2028, quando verranno aggiornati i piani finanziari delle concessionarie.
Come funziona oggi il pedaggio
Attualmente i pedaggi vengono aggiornati regolarmente, senza un collegamento diretto agli investimenti effettivamente realizzati. In pratica, i consumatori pagano sempre il prezzo pieno, anche quando il servizio è compromesso da cantieri e ingorghi. La riforma intende cambiare questo paradigma: i pedaggi dovranno essere legati agli investimenti e agli standard di qualità realmente offerti.
Le Carte della qualità
Uno strumento centrale saranno le Carte della qualità, previste per legge nei servizi pubblici privatizzati. Esse fissano standard chiari e prevedono, in caso di mancato rispetto, indennizzi diretti agli utenti. Per Robin è fondamentale che queste carte trovino piena applicazione anche nel settore autostradale.
Più trasparenza per gli utenti
Parallelamente l’ART prevede maggiori obblighi di informazione: dati standardizzati e accessibili in tempo reale su traffico, cantieri, tempi di percorrenza, aree di servizio, colonnine di ricarica e criteri di calcolo dei pedaggi.
Dichiarazione di Robin
«È ora che la politica e le autorità di controllo parlino chiaro – afferma Walther Andreaus, direttore di Robin –. L’autostrada è un bene pubblico e non è tollerabile che i diritti dei consumatori vengano subordinati ai profitti dei gestori. Con i pedaggi gonfiati non si devono accumulare riserve finanziarie per scopi estranei alla missione pubblica. Fondamentale è fissare standard di qualità vincolanti, con rimborsi automatici per code, cantieri e disservizi.»