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Analisi fiscale 2024: istruzione, sanità e welfare sotto pressione, mentre aumentano le spese militari

12. Giu 2025

Il modello precompilato rivela dove sono finite le nostre imposte

In queste settimane molti contribuenti stanno presentando la dichiarazione dei redditi e quindi torna la domanda: dove finiscono realmente le nostre tasse? L’analisi attuale della spesa pubblica del 2024 mostra differenze notevoli tra Italia e Austria e uno squilibrio pericoloso a favore della politica degli armamenti.

In Austria, secondo Statistik Austria, nel 2024 il 67,2% della spesa pubblica è stato destinato a sanità (16,9%), istruzione (9,6%) e protezione sociale (41,5%), ovvero a ciò che si considera comunemente il cuore dello stato sociale. In Italia, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate pubblicati nel modello precompilato 2024, solo il 45,8% è stato speso in questi settori, mentre spiccano altre voci: per interessi sul debito (9%) e per difesa e sicurezza interna (7,2%) si spende quasi quanto per l'istruzione (9,6%).

Spese militari: minimizzate grazie al riferimento al PIL

I proclami dalla NATO e dagli Stati Uniti, che spingono per una spesa militare pari al 5% del PIL, stanno infiammando il dibattito sul riarmo anche in Europa. Tuttavia, esprimere la spesa militare in percentuale del PIL è una scelta consapevole per minimizzare la percezione dell’impatto reale.

Secondo Eurostat, nel 2024 il PIL italiano era pari a circa 2.192 miliardi di euro, mentre il bilancio pubblico complessivo (secondo la classificazione COFOG) era di circa 910 miliardi di euro, ovvero solo il 41,5% del PIL.

Se davvero si dovesse destinare in futuro il 5% del PIL alla difesa, ciò non significherebbe il 5% della spesa pubblica, ma 110 miliardi di euro, ovvero il 12% del bilancio pubblico totale. Una simile redistribuzione implicherebbe inevitabilmente un drastico arretramento sociale: scuola, sanità, assistenza sociale e infrastrutture ne uscirebbero fortemente penalizzate.


Destinazione delle tasse per funzione (COFOG)

Confronto 2024: Italia e Austria – in % della spesa pubblica

 

Italia 2024 (%)

Austria 2024 (%)

Previdenza e assistenza

20,3

41,5

Sanità

16,0

16,9

Abitazioni, assetto del territorio

10,7

0,7

Istruzione

9,6

9,6

Interessi sul debito pubblico

9,0

*

Economia e lavoro

8,4

12,9

Difesa, ordine pubblico, sicurezza

7,2

4,0 (1,2 + 2,8)

Servizi generali PA

7,0

10,9

Trasporti

5,3

*

Contributo bilancio UE

2,2

*

Protezione dell’ambiente

2,2

1,2

Cultura e sport

2,0

2,3

* In Austria inclusi in altre voci – cifre arrotondate, differenze dovute agli arrotondamenti.

Diplomazia, non riarmo

Secondo SIPRI le spese militari degli Stati UE sono aumentate di oltre il 30% tra il 2021 e il 2024. In Italia ammontano, secondo la rete televisiva tedesca ZDF, all’1,49% del PIL, in Austria allo 0,8%, nella media UE all’1,9%. Ma le richieste di “aumenti del bilancio della difesa” sembrano inarrestabili.

«Dobbiamo uscire da questa corsa immotivata al riarmo» – dichiara Walther Andreaus. «È meglio, è più economico ed è anche sostenibile puntare sulla diplomazia.»